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| CirisART
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Favourites: 71; Deviations: 73; Watchers: 6
Watching: 71; Pageviews: 6539; Comments Made: 458; Friends: 71
# Interests
Favorite visual artist: Frida Khalo, Van Gogh, MagritteFavorite movies: Il Signore degli anelli
Favorite bands / musical artists: Queen,Infected Mushroom
Favorite books: Il piccolo principe
Favorite writers: Stephen King
Favorite games: Silent Hill
Favorite gaming platform: X box 360
Tools of the Trade: love
Other Interests: art
# About me
Nasce ad Alzano Lombardo (BG) il 30 agosto 1985.
Da sempre vive nel mondo dell’arte e del disegno, grazie soprattutto alla madre, decoratrice e artista.
Negli anni della prima infanzia avviene l’incontro con Ciris, il suo alter ego che raccoglie pensieri, emozioni e confessioni. Il personaggio, un albero incorporeo, ispirerà il primo lavoro di Chiara all’Accademia Carrara, un videoracconto in cui fantasia e realtà si fondono e s’intersecano, proiettati e quasi accolti dalla sagoma imponente e rassicurante del grande albero.
Durante gli anni della scuola elementare e media Chiara utilizza il disegno come mezzo d’espressione e comunicazione, tracciando sulla carta le microscopiche vite di creature brulicanti sul foglio.
Lo spunto estetico è rappresentato dai fumetti, quello contenutistico da una precoce sensibilità verso i temi dell’identità e dell’esistenza, illustrati anche da poesie e da riflessioni affidate al proprio diario.
La tecnica artistica viene appresa all’Istituto d’Arte Fantoni, e messa in pratica nei lavori di decorazione e restauro affrontati prima come assistente della madre e poi da sola.
Tra gi altri, l’ esperienza come apprendista restauratrice al Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda per conto di Ars Restauri (2007).
Dopo il diploma come Maestra d’Arte, parte per l’Inghilterra. Lo scopo è quello di approfondire la conoscenza della lingua, ma in realtà il viaggio si riforma nell’occasione di conoscere persone e mondi diversi, che andranno a nutrire li suo immaginario.
Dal punto di vista della formazione estetica, importante l’incontro con i lavori di Bansky e di altri artisti di strada.
Al ritorno, la decisione di is
criversi all’Accademia di Belle Arti Carrara.
Nel frattempo, esegue quadri su commissione e partecipa all’allestimento della mostra “Kantieri. L’altra faccia della bellezza”, presso la chiesa di Sant’Agostino, a Bergamo, presentando anche alcune opere.
Le riflessioni sulla vita che da sempre la accompagnano sfociano i due progetti: “Anima” “2008) , originale raccolta di pensieri, disegni, poesie o microbiografie che andranno a far parte di una sorta di “enciclopedia delle persone”, volutamente frammentaria e incompleta.
Parallelamente, nasce il progetto “Il tempo, per inciso”, raccolta di stampe ottenute passando l’inchiostro su tavoli e panche incisi dagli avventori di bar e pub. I geroglifici spontaneamente accumulati col passare del tempo diventano testimonianze indecifrabili di esistenze incrociate e sovrapposte, ed enigmatiche geometrie astratte.
Il 2009 è l’anno di “Sublimazione”,un racconto per immagini che stabilisce ancora una volta un rapporto tra il mondo della natura e quello dell’uomo, in un percorso a specchio dove semi, radici e rami diventano metafore della crescita. Nello stesso anno nasce “Questo fiore di famiglia”(cit.), struggente video in cui i rapporti familiari sono ricostruiti attraverso frammenti e tracce visive e sonore.
“Amore dove sei?”, sempre del 2010, è una rivisitazione ironica e neopop del tema eterno dell’amore, in senso allargato. Non solo quindi il rapporto tra uomo e donna, ma anche quello tra un pesce e il suo branco, oppure la morbida vicinanza dei gatti, a formare una sorta di Tao naturale.
Il progetto “Anime/A name” (2010) è un’evoluzione di “Anima” e coinvolge il pubblico in una semiseria. dichiarazione d’identità. Una cabina di compensato con la parte anteriore trasformata in gigantesca “polaroid” diventa la finestra a cui affacciarsi, scrivendo il proprio nome o un messaggio a scelta sulle mani.
Il 2011 è l’anno della laurea in Belle Arti all’Accademia Carrara. La tesi “L’ovatta è più morbida” esplora il tema della pietà, nell’arte classica e contemporanea, da Michelangelo fino a Christian Boltansky, Bill Viola, Félix González Torres e Jan Fabre. Il lavoro che accompagna la tesi è “Rose pietas”, una stampa fotografica in bianco e nero su alluminio a documentare l’incontro, innocente e solenne allo stesso tempo, tra i due estremi della vita.
# Comments
Comments: 18
ReVercetti [2012-11-11 13:53:13 +0000 UTC]
Thank you very much for the joining The-EvilCandy-group
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